Impressioni di novembre

Per me Firenze è questa, è il sole sull’Arno, gli ori di pontevecchio, l’odore di cuoio nei negozi di pelletteria. E ancora, il dialetto toscano, un panino con la porchetta, due bicchieri di Chianti. La bellezza di un volto, di una facciata, di una vetrina che ti distrae, disorienta e relega a girovagare senza meta tra le sue vie. Quelle stesse vie rovinate dal traffico e dai graffiti. Cammino tanto, cammino solo, in mezzo alla gente, tra pochi fiorentini e molti stranieri. Raggiungo piazzale Michelangelo da cui osservo la bella Firenze. Nello stesso luogo dove si concluse la mia gita del liceo. Chi l’avrebbe detto, allora, che sarei tornato proprio qui, a lavare i panni nell’Arno.

Qualche ora prima ero nella sala d’aspetto del Centro Medico Matteotti. Ero un po’ a disagio e fuori luogo, con il mio giubbino di pelle, i capelli selvaggi, mentre sedutami accanto c’era una ragazza e il papi che forse le aveva regalato un naso nuovo. Ho sempre giudicato le persone così, eppure eccomi lì, assieme a loro, per lo stesso motivo. Arrivato il mio turno ho conosciuto finalmente di persona il dottor Innocenti e non ha deluso le mie aspettative. Mi ha fatto un po’ di domande per mettermi a mio agio, poi mi ha visitato. Diagnosi: ginecomastia mista, solo toccandomi. Diciamo, come immaginavo, molto grasso (è rimasto sorpreso anche lui in un soggetto magro come me) e poca ghiandola, ha usato l’espressione “gettone”, che mi ha fatto un po’ sorridere, avendo io parlato più volte di “dischetto”. Da lì in avanti, solo conferme di quel che già sapevo. Tranne quanto concerne la degenza. Ti dimettono il giorno stesso, perché non abilitati al ricovero, ma solo per l’intervento. Il decorso dopo l’operazione può essere a volte un po’ fastidioso, ma comunque breve. Gli ho esposto i miei dubbi e mi ha confortato, assicurandomi che è un disagio comune a molti giovani e che l’unico modo per risolvere il problema è l’intervento. Potrei ammazzarmi di palestra, mi ha detto, ma non cambierebbe nulla. Sono andato subito al punto. I costi? 3000€ tutto compreso (esclusa la prima visita per cui ho dovuto sborsare 130€) e i controlli post operatori sono gratuiti. Un prezzo trasparente ed onesto. Stupiti entrambi dall’immediatezza della mia decisione abbiam fissato la data dell’operazione, il 7 gennaio. Dopo avermi stampato una lista degli esami che gli dovrò inviare, abbiam parlato un po’ del più e del meno e ci siamo salutati. Parlando con la segretaria fuori dal suo ufficio questa mi ha chiesto oltre ai soldi della visita, un acconto per l’operazione. Ecco, non sono ancora uscito e già mi spellano. Le ho spiegato che il dottore non mi aveva detto niente, lei lo ha chiamato e mi ha riferito che non era necessario. Ho apprezzato molto la fiducia che mi ha dato.

Chissà come sarebbe stata la mia vita senza ginecomastia. Immagino meno introspettiva, per non dire sociopatica, e più estroversa. Non so se più felice, sicuramente diversa. Magari sarei diventato un ragazzo che a questo me non piacerebbe. Di sicuro mi ha privato di tanto, di troppo, eppure ho come l’impressione che mi abbia dato anche qualcosa. La capacità di andare oltre l’esteriorità, forse. Ora basta però, devo riprendere in mano la mia vita, ripulirla da quello che mi fa star male, ricominciare.


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